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Captain Marvel

  • Immagine del redattore: Vita da Planner
    Vita da Planner
  • 9 mar 2019
  • Tempo di lettura: 2 min

L'8 marzo al cinema a vedere una supereroina

Adoro i film della Marvel e da buona fan non potevo esimermi dall'andare a vedere Captain Marvel, uscito nei cinema italiani qualche giorno fa. La scelta di andarci l'8 marzo è stata del tutto casuale. Sinceramente la reputo una coincidenza sorprendente.


Il film, a mio avviso, parte un po' lento fino ad arrivare ad un'esplosione di emozioni tutte insieme. Non vado a spoilerare il contenuto, quindi potete continuare a leggere il mio post. L'esigenza di scrivere di questo film nasce dal legame che nella mia mente si è creato tra il film e l'8 marzo.


L'8 marzo è una festa internazionale dedicata alla donna e ogni anno ci chiediamo se sia davvero necessario un giorno dedicato a noi, che la festa della donna dovrebbe essere ogni giorno, che la parità di genere è fondamentale nelle società civili. Ma sappiamo che l'esperienza quotidiana è ben lontana dalla realtà, in Italia come in molte altri parti del mondo. Non bastano gli esempi di Paesi virtuosi che vanno incontro alle esigenze delle donne (penso alle politiche della Svezia ad esempio). Una società che non consente alle donne di esprimere la propria femminilità, è una società malata che avrà un futuro travagliato. Una donna che non può essere mamma perché rischia di perdere il posto di lavoro è sinonimo di una società vecchia (calo delle nascite, no ricambio generazionale = paese vecchio). Una donna che non può realizzarsi professionalmente perché i posti di comando sono spesso appannaggio di poche persone porta all'emigrazione. Una donna che studia una vita per realizzare il proprio sogno e poi si vede scavalcata da persone più brave a parlare ma meno competenti porta a team di lavoro senza motivazioni. E di esempi ce ne sono in quantità illimitate.


Captain Marvel è una donna. Una donna che, sin da bambina, ha dovuto combattere per la propria affermazione contro una società uomo-centrica. Lo so, è un film, è finzione, è una storia romanzata...etc.. però emerge l'importanza di credere in sé stessi per trovare la forza di affrontare la quotidianità. Cadere e rialzarsi. Inciampare e raddrizzarsi.


Siamo tutte un po' Verse, basta solo guardarci dentro e trovare la spinta per tirare fuori la forza d'animo di scegliere per noi stesse. L'8 marzo, come sempre, rivolgo un pensiero a tutte quelle donne che vengono quotidianamente limitate, vessate, annichilite: che possiate risplendere come un faro nella notte!


SM


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